Eccolo, il leader. Sempre lui, ancora lui dopo la scossa vibrata ai compagni domenica in coda alla sofferta, troppo sofferta vittoria con il Brescia. «Ufff». Sì, Mertens non smette di sbuffare dopo il pareggio con il Genk nella seconda giornata di Champions League. «Avremmo dovuto vincere. Non siamo riusciti a imporre il nostro gioco, nello spogliatoio c’era delusione. Adesso avanti». Certo, lo aveva anche detto dopo la splendida notte con il Liverpool. «Sicuramente, sarebbe stato molto importante». E invece, niente gol e niente bis: succede. Soprattutto quando si sbaglia. Ma sia chiaro: Dries resta saldamente al fianco del suo amico e collega Milik, protagonista di un match personale con la rete. «Arek è un grande giocatore: deve soltanto avere fiducia».
CHE PECCATO
E allora, la lezione di Mertens. Anticipata già dopo il festival del San Paolo con i Reds: «Ora non dobbiamo fermarci – disse – altrimenti questo successo servirà a poco». Puntuale: «Dopo i tre punti importantissimi con il Liverpool, bisognava vincere anche con il Genk», sibila un po’ sconsolato. «E invece, nonostante una serie di occasioni, alla fine è arrivato un pareggio: peccato». Già, ma c’è comunque il lato positivo di essere ancora imbattuti. «Beh, sì, ma comunque nello spogliatoio si avvertiva la delusione della squadra: alla fine ti senti un po’ male perché non sei riuscito a importi e a mostrare il tuo gioco». Come a dire: a concretizzare.
Fonte: CdS