È cominciato tutto qua da qui si (ri)comincia: c’è un centinaio di magliette da consegnare. Casa Koulibaly è anche questa, lo rimarrà nel tempo, perché dai sentimenti non si esce, e non è certo quest’ora e mezza da avversario che sradica dalle coscienze quell’affetto che si coglie nel viavai d’una vigilia insolita, densa, che affolla la memoria: quando Kalidou Koulibaly approdò a Genk aveva ventuno anni, poco più che un bambino, e pesava quel milione (e trecentomila euro) spesi per acquistarlo dal Metz. Eccolo ieri in conferenza stampa e riportato il Corriere dello Sport.
Koulibaly si ripresenta a Genk, in una partita che non può essere come le altre. «Io qui ci sono stato per due anni, li ho vissuti talmente bene che questa la sento casa mia. L’emozione non posso nasconderla e ne ho approfittato per salutare i tanti amici che sono venuti a salutarmi. Ma oggi è un’altra storia e c’è la gara».
Non è un gran momento, Koulibaly: l’autorete con la Juventus, poi il gol con il Cagliari e l’espulsione un istante dopo. E tutto ciò dopo la delusione della coppa d’Africa.
«E’ un periodo ma passerà. Il calcio è difficile, anche se la gente pensa che sia facile, ma io sono tranquillo. Ancelotti, lo staff e i compagni mi stanno aiutando e io sento che manca ormai veramente poco per essere al top e tornare ad essere il calciatore che i tifosi vogliono rivedere. Sto dando tutto me stesso perché succeda in fretta».
In teoria, solo in teoria, semplice. «E in pratica, invece, difficile, perché loro vogliono vincerla, dopo la pesante sconfitta del debutto, e faranno di tutto per riuscirci. Li conosco, li seguo, so che sono molto forti, che meritano questa Champions e che, giustamente, vogliono fare bella figura. Dobbiamo fare attenzione».
Cosa serve in serate del genere? «La concentrazione al duecento per cento. Perché non sono concesse disattenzioni. Sarà una gara tosta».
L’attesa non la distrarrà… «Certo che no. Ho avuto modo di parlare con ex compagni e con i tecnici, di vedere tanta gente che ancora mi vuole bene e che mi ha reso felice con il suo affetto. Non ho dimenticato l’amore che ho ricevuto in quel biennio, però io adesso gioco con il Napoli e per il Napoli e siamo qua per fare una grossa partita, per riuscire a guadagnare quei tre punti che servono».
Koulibaly che parla a Koulibaly. «Devo fare altro, non ci sono scuse da trovare, e quindi devo fare meglio di queste ultime settimane. Stiamo prendendo troppi gol e dobbiamo modificare questa tendenza. Io resto sereno…».
Il valore rimane… «C’è la sosta e mi aiuterà a recuperare la miglior condizione. Io sono critico con me stesso ma anche ottimista e sono convinto che il vero Koulibaly sta tornando o lo farà in tempi brevi. Non sono preoccupato, ma sono realista e sono pronto a riprendere me stesso in fretta».
Il Genk va temuto in…? «Come squadra, non solo in Samatta, che conosco bene. E’ pericoloso, va tenuta alta l’attenzione, bisogna difendere bene. E’ un buon calciatore, l’ho già affrontato, ma sono concentrato: l’ho affrontato già, ci conosciamo, però le sfide in Nazionale sono diverse da quelle di Champions e ne siamo consapevoli entrambi».
La Redazione