La conferenza stampa più frizzantina che si ricordi dell’interregno di Ancelotti è irrorata da “bollicine” che aiutano a gustarsi una serata in cui non c’è altro da chiedere che la verità: cosa sia il Napoli, come riporta il CdS, cosa abbia eventualmente e perché mai, in questo suo percorso formativo, spesso si smarrisca, vivendo un football part-time, un tempo sì e uno no, lasciando che al suo allenatore venga un broncio che non si può nascondere. «Ho avuto modo di parlare con i ragazzi della prestazione di domenica, però non definitela strigliata. Ho fatto delle valutazioni sulle cose che secondo me sono andate bene e su quelle che invece non mi sono piaciute. Tutto qua. E ora, però, pensiamo al Genk, che ha ritmi alti, che vuole riscattarsi dopo la brutta sconfitta della prima giornata a Salisburgo. Se pensiamo che non ci sarà da soffrire, saremo sulla strada sbagliata».
La Redazione