L’alba di un nuovo giorno è densa di interrogativi che Ancelotti rimuove con decisione, dialogando senza esasperare i toni, tornando su quei quarantacinque con il Brescia dal retrogusto amaro, addolcito almeno dalle sicurezze trasmesse da Ospina, Di Lorenzo e Luperto ad una squadra rimasta senza centrali ma anche senza quella cattiveria che è utile per tutelarsi, come riporta il Corriere dello Sport, per evitare di perdersi per strada ed accorgersi che poi le Grandi siano ancora più lontane. Eppure è successo: è venuta meno la fase difensiva, quella di interdizione, ma anche la creatività e la leggerezza nel palleggio, la ferocia che serve per tenersi vivi e non indietreggiare di nuovo, perché il Napoli ha già dato e non deve farlo ancora.
La Redazione