E’ successo proprio quando ormai sembrava che l’esame fosse stato superato ed è stato un attimo, perché un incidente non si annuncia, si accetta e basta: Maksimovic ha capito subito, si è adagiato in terra, ha alzato un braccio per far capire che sarebbe stato necessario intervenire e subito, anche con la barella, e si è rassegnato. A un calciatore non bisogna spiegare la natura dell’incidente, ormai gli è chiarissimo immediatamente, e la diagnosi, a naso, se la fanno al volo: niente Champions con il Liverpool, niente Genk, com’è strana la vita. Un anno fa, di questi tempi, Maksimovic divenne la «sorpresa» più autentica del Napoli: esterno basso di destra, un’invenzione di Ancelotti, e pilastro semovente della difesa a tre e mezzo, un inedito. Cinque su cinque dal momento del debutto in poi; un titolarissimo, si sarebbe detto, ma da Champions: e ora neanche un secondo effettivo in campo. Secondo il CdS, non ci sarà neanche domenica alle ore 18,00 contro la sua ex squadra il Torino.
La Redazione