VAR – Giornata da bollino nero. Eleggere il peggiore è un’impresa

Si parte col Var della gara del San Paolo

MANGANIELLO4,5 


Napoli-Brescia 2-1
Manganiello è l’uomo del VAR. Nel senso che, senza, non sarebbe in grado di arbitrare. Un gol dato e poi tolto con fallo di mano, un rigore non dato (e qui colpevoli pure dal VOR), un fallo enorme sul momentaneo 2-1 (poi tolto). Al corso arbitri la prima regola che ti insegnano è: a centrocampo è facile, si diventa arbitri dentro l’area. Così, francamente, sono capaci tutti ad arbitrare in A. Partiamo dalla rete di Manolas, poi tolta col VAR: il greco si aggiusta il pallone con il braccio largo. Ad inizio secondo tempo, le due perle: Chancellor atterra Llorente, sembra rigore, lungo silent check poi Chiffi avalla la decisione dell’arbitro, così l’errore diventa doppio. Dopo 3’, neanche l’assistente Gori s’accorge di un fallo clamoroso di Bisoli su Maksimovic, poi arriva la rete di Tonali, tocca al VAR rimettere le cose al proprio posto.

PAIRETTO5 

Lazio-Genoa 4-0
Ormai non stupisce neanche più, stupisce invece che un VAR di professione non gli dia il sostegno di cui ha (quasi) sempre bisogno. Perché si perde tanto, Pairetto, in campo, ma Mazzoleni (VAR PRO, sei su sei fino ad oggi ai monitor, nel mezzo una sorta di campagna elettorale per le vie arbitrali lombarde) non riesce neanche nel compitino. Perché se fa bene a richiamare l’incerto Pairetto sul gol del momentaneo 2-0 (fallo di Milinkovic su Cassata, un pestone sul piede destro), avrebbe dovuto fare altrettanto sulla prima rete (tocco sempre di Milinkovic sul tallone sinistro di Lerager, senza prendere pallone). Ancora: l’intervento di Criscito su Caicedo (quasi un calcio con la gamba sinistra sulla destra del biancoceleste che si stava coordinando) è falloso e Mazzoleni avrebbe dovuto consigliare una OFR per un rigore. Ok Caicedo sul 3-0.

ABISSO5 


Lecce-Roma 0-1
Di positivo c’è solo che dà alla Roma il secondo rigore che meritava: talmente evidente il braccio destro largo di Lucioni sul tiro di Dzeko. Resta invece un mistero del perché, nel primo tempo, né lui abbia visto e né il VAR Guida abbia (ri)visto sempre il braccio destro di Lucioni, sulla respinta di Gabriel. Fra l’altro: braccio all’altezza della spalla e movimento verso il pallone annullano ogni attenuante sulla respinta da distanza ravvicinata (ma non erano solo le autogiocate quelle meritevoli di non intenzionalità?). La spiegazione? Citofonare Rizzoli Nicola, sui falli di mano (dopo Cagliari-Brescia) ha intorbidito le acque. Poi: incomprensibili le ammonizioni per Pellegrini (se quella su Calderoni è una trattenuta, quando ce n’è una vera bisogna dare il rosso) e Mkhitaryan (proteste? dalla mimica sembrano normali, ma forse Abisso conosce l’armeno…).

GIUA4 


Udinese-Bologna 1-0
E’ forse il peggiore della giornata (tanto c’è l’imbarazzo della scelta), sotto gli occhi di Rizzoli (in tribuna, uno sguardo terreo che la dice lunga). Parlano gli episodi: Troost-Ekong interviene su Orsolini in area dell’Udinese, prende il pallone, ma poi lo travolge (mettendone in pericolo l’incolumità, basta vedere il piede a martello che per fortuna di tutti non va a segno), cosa facesse Banti al VAR…; Samir (già ammonito) interviene su Skov Olsen, prende netto il giocatore e non il pallone, lo stesso Samir sembra rassegnato dopo l’intervento, invece non succede nulla (qui il VAR non può intervenire); nel recupero (5’), ferma giustamente il gioco al 93’35” (dunque, 1’25” da giocare), lo riprende a 95’19” e fischia la fine 21” dopo. E gli altri? Bambola completa…

VOLPI6 


Cagliari-Verona 1-1
Vista la giornata, Volpi prende la sufficienza (non ci sarà da discutere il voto a fine gara), considerando anche che è alla terza in A: è un fatto d’esperienza se fischia fallo per il Verona quando è Rrahmani che spinge Simeone; s’impiccia con la segnalazione (rimessa dal fondo? angolo?), ma coglie l’ultimo tocco di Miguel Veloso sul pallone; fa giocare su un contatto G

 

GIACOMELLI6,5 


Milan-Fiorentina 1-3
E’ più che sufficiente Giacomelli, anche se qualcosa da rivedere c’è (il rosso a Musacchio non necessitava tutto quel tempo al monitor, gamba alta, sullo stinco di Ribery che si piega anche verso l’interno). Due rigori assegnati, ok: Bennacer stende prima Chiesa, poi Castrovilli. Unico dubbio: Piatek a terra dopo un contatto con Caceres, più per il contrasto col fianco che per le braccia (non sembrano mai stringere l’avversario). Fonte: CdS

Var
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