La classica faccia da bravo ragazzo. Di quelli che ogni papà vorrebbe per la propria figlia. Magari potrebbero anche andare insieme all’università a seguire i corsi dei primi anni. Perché Sandro Tonali ha 19 anni e nemmeno un filo di barba. Ha un look anni 60 e con quei capelli a caschetto sarebbe stato perfetto come membro dei Beatles. Eppure la somiglianza che più di tutte lo tormenta è quella con Andrea Pirlo. E infatti digitando su Google «Tonali Pirlo», vengono fuori 96.800 risultati in 0,31 secondi. Stesso taglio di capelli, stessa squadra (il Brescia), stessa precocità in due esordi da professionisti separati per appena 13 giorni (con Tonali in ritardo su Pirlo), ma non è tutto qua. A guardare Tonali muoversi sul campo a testa alta, liberarsi in dribbling del pressing avversario, come riporta il Mattino, verticalizzare e sventagliare aprendo e cambiando il gioco da un lato all’altro del campo, è impossibile non provare una sensazione di déjà vu strana e allo stesso tempo confortante. Quell’eleganza e quella visione di gioco li abbiamo già visti, ed è tanta la suggestione di poterli vedere ancora.