Fernando Llorente è ancora arrabbiato per la sconfitta con il Cagliari. Secondo lui era rigore: «Mi hanno tirato la maglia e me l’hanno strappata: l’arbitro doveva fischiare».
E allora, il Var del navarro. «E’ un vero peccato: io non sono uno che si butta a terra».
Cioè un cascatore, un simulatore. «L’arbitro, vedendo la scena, doveva concedere il rigore»,
ribadisce ai microfoni della radio ufficiale.
E invece, ribaltone e svantaggio. «Speriamo di essere più fortunati la prossima volta. Perdere in questo modo è dura, ma il calcio è così: abbiamo giocato bene e prodotto occasioni, ma quando sbagli tanto può capitare che l’altra squadra faccia gol sfruttando l’unica opportunità».
La legge del pallone è spietata. «Da queste sconfitte bisogna imparare. Anzi, dobbiamo evitare che accadano ancora certe cose: Inter e Juve sono forti, non si fermano, e se vuoi vincere il campionato devi vincere innanzitutto queste partite. Comunque, ci crediamo: è stato soltanto un incidente di percorso».
La conseguenza è ovvia: «Con il Brescia dovremo tornare alla vittoria».
Per quel che riguarda la formazione, Llorente promuove la coppia con Milik. Versione Lecce: «Arek è un grande giocatore, lotta per la squadra e crea spazio: mi sono trovato benissimo con lui. Spero di essere ancora utile al Napoli, non voglio smettere di segnare: qui sono felice, è stato amore a prima vista». Fonte: CDS