L’espressione più autorevole, quasi europea nella sua narrazione, rimane l’ora e mezza con il Liverpool, la sintesi più rappresentativa di una interpretazione «completa» in una serata densa del suo respiro internazionale, dunque delle insidie in sé racchiuse, e però governata (prima con Allan al fianco e poi con Elmas) attraverso il palleggio (67 tocchi, nessuno nel Napoli come lui, solo Van Dijk e Alexander-Arnold «meglio») ma anche la saggezza, la compiutezza di un gesto, fosse anche il più apparentemente semplice, sempre carico d’una sapienza ch’è appartenuta al Napoli per intero e che mercoledì sera è evaporata anche nei momenti chiave. Fonte: CdS