Ancelotti gli ha restituito la corsia di sinistra, quella che Zeman gli affidò prima a Foggia, in serie C, e poi a Pescara, in serie B; quella dalla quale, e quanto gli piace, lui va dentro al campo, per provare il tiro a giro, per regalarsi un’emozione che il «maestro» gli offre parlando alla radio ufficiale del Napoli e celebrandolo: «Io Lorenzo le vedo sempre bene, da quando era un ragazzino. Ora è cresciuto, è sempre più importante, salta l’uomo e segna con continuità. E mi è dispiaciuto, domenica, quando ha sbagliato il rigore che poi ha potuto ripetere: gli ho sempre detto che deve usare anche la forza, altrimenti c’è il rischio che il portiere possa arrivarci». Ottanta volte Insigne, che pubblicamente forse (ma forse) non lo confesserà mai: lui guarda oltre, lassù, verso Mertens, Diego e Hamsik.