Liverani, il presidente Damiani e Rispoli, dopo la batosta parla il Lecce

Il tecnico del Lecce ammette la superiorità del Napoli e spiega l'attacco leggero

Il termine “batosta” per i quattro gol incassati non piace a Fabio Liverani che a fine gara ha analizzato la prova dei suoi contro il Napoli. «4-1 oppure 1-0 cambia poco dal momento che io guardo alla prestazione della squadra e non al punteggio finale. E comunque dico subito che non eravamo dei fenomeni dopo la vittoria di Torino, non siamo dei brocchi oggi». Il tecnico era stato confortato dalla partenza della squadra: «Siamo partiti bene conquistando campo con dei buoni palleggi ribattendo colpo su colpo e per 20’ abbiamo fronteggiato il Napoli. Poi abbiamo perduto a centrocampo una palla in modo assurdo: un giocatore della personalità di Tachtsidis non può perdere un contrasto in mezzo al campo; a questo errore si è aggiunta la beffa del gol su rimpallo e poi tutto è diventato più difficile con il rigore che Gabriel aveva parato…». Già il rigore ripetuto in virtù delle nuove regole: «La decisione di decretare il penalty mi è sembrata ineccepibile; quanto alla ripetizione, mi auguro di vederne ripetuti molti altri in serie A…».

LA PRESTAZIONE. Liverani si sofferma su quelli che considera errori nella gestione: «Eravamo partiti con due attaccanti larghi per sfruttare le ripartenze, ma quando si riparte bisogna dare il tempo ai compagni di arrivare; Falco e Farias dovevano tenere la palla e aspettare l’arrivo dei compagni, palleggiando in certi momenti ed accelerando in altri. Insomma, mi aspettavo più personalità tecnica, più coraggio, meno tarli quando si ha la palla tra i piedi, ma siamo una squadra in crescita e quando si affrontano formazioni del livello del Napoli, gli errori si pagano». Il presidente Sticchi Damiani commenta invece il rigore ripetuto, che ritiene una forzatura «in una gara spettacolare, tra una neo promossa che sta cercando di ambientarsi in Serie A con fatica contro una squadra straordinaria. Non c’era bisogno di cambiare il corso degli eventi e, poi, a volere essere pignoli, c’è anche una regola in base alla quale quando i giocatori entrano in area, il rigore si ripete. Doveva valere anche per il secondo, perchè non si può essere pignoli una volta sì e l’altra no. Comunque – ha concluso – noi ripartiamo dall’applauso finale del pubblico che è di grande incoraggiamento per la gara di mercoledì contro la Spal, piazzata nella zona della nostra classifica».

Rispoli. Infine il difensore: «Purtroppo, gli episodi hanno fatto la differenza; quanto al rigore, il rammarico aumenta perché Gabriel l’aveva parato. E’ normale, poi, che quando una squadra come il Napoli va avanti di due reti riprenderla è difficile. Dispiace perché non siamo stati fortunati nei momenti più importanti. Fra tre giorni torneremo in campo a Ferrara alla ricerca di un risultato importante, ripartendo da quanto di buono abbiamo fatto con il Napoli». 

La Redazione

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