CdS – C. Ancelotti: “Milik-Llorente? Quante varianti in attacco”

Il tecnico del Napoli contento della prova della squadra a Lecce

Ecco l’Ancelottismo, che è il calcio moderno di un evergreen, un uomo che ha vinto tutto e ovunque e non si è ancora stancato. Eccolo in conferenza stampa riportato anche dai colleghi del CdS:

Ancelotti…«E comunque nella prima parte siamo stati un po’ leziosi: ma per il resto la prestazione è stata buona per tutti i novanta minuti». 

Strano ma vero, ha lanciato le due torri. «Llorente si è presentato molto bene e di questa versione con lui e Milik sono rimasto soddisfatto si sono posizionati. Noi lì davanti abbiamo tanta varietà».

E si è visto, perché ne inventate secondo le fasi. «Milik a centro-destra si trova bene perché ha possibilità di ricevere e calciare da fuori. È abituato perché tante partite le ha fatte con Lewandowski. Il resto viene da sé».

Dopo la Champions è sempre difficile. «Sapevamo di dover affrontare una partita-trappola ma i tanti cambi ci hanno aiutato».

Il turnover si può fare. «Prima c’è sempre preoccupazione, poi il campo dà il responso. Era giusto che chi avesse speso tanto con il Liverpool riposasse, almeno chi sembrava fosse più stanco. Ma dal punto di vista mentale stiamo bene, abbiamo gestito la partita e l’abbiamo messa in sicurezza».

C’è abbondanza anche in mezzo al campo. «E Allan, che per noi è importantissimo, è uno dei pochi che non può giocare sull’esterno, come ha fatto Fabian o altre volte Zielinski. Abbiamo loro due ed Elmas che possono giocare in tutti i ruoli. E dietro c’è Gaetano che sta crescendo».

Abidal, team manager del Barcellona, presente in tribuna… «Non credo fosse qui per Fabian, è scarso (Ancelotti sorride). Ci siamo incrociati con Abidal, non è successo niente».

Inter davanti… «A occhio la Juve è ancora da definire. Conoscendo Sarri e le sue squadre, credo sia in via di costruzione e quindi verrà fuori. L’Inter ha già le sue certezze, la Juventus le troverà nelle prossime partite».

A proposito, si è battuto sul giallo a Fabian. «Frutto di un equivoco, perché non ce l’aveva con i tifosi del Lecce».

Un difetto: avete cominciato tardi. «Ci sono serviti una quindicina di minuti, faceva anche tanto caldo e noi non eravamo abituati all’orario d’inizio. Poi siamo venuti fuori e abbiamo rallentato soltanto sul 3-0».

Il Lecce si è arreso in fretta. «Ma spero si salvi, Liverani mi sta simpatico e poi fa un buon calcio».

È una squadra che le somiglia.  «Ma non inseguo le etichette. Voglio le vittorie. E il bel gioco. Sono soddisfatto del modo in cui stiamo interpretando le partite, anche stavolta siamo stati bravi». 

La Redazione

 

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