Gol e contratto, è il momento di Arcadius

Le prestazioni e i gol come arma per ridare morale al giocatore polacco

Calcoli alla mano, Arek non segna dalla trasferta di Verona con il Chievo del 14 aprile: cinque mesi e 11 partite (7 della stagione precedente e 4 di quella appena cominciata). Astinenza lunga, per uno che vive di gol: 20, quelli realizzati nella scorsa stagione: diciassette in Serie A, due in Europa League e uno in Coppa Italia. Niente male come carnet, altro che storie. E sebbene De Laurentiis e Carletto abbiano sempre palesato stima e fiducia, la sua non è stata un’estate del tutto serena: lo spettro ingombrante di Icardi, innanzitutto, secondo il CdS, ma anche la questione contrattuale. In sintesi: lui ha sempre aspirato al raddoppio dell’ingaggio, mentre il Napoli non ha mai aperto a questa ipotesi. Inevitabili le rispettive perplessità, certo, ma ora le parti hanno ricominciato a dialogare per trovare un’intesa (l’attuale scadenza è giugno 2021). Cosa potrebbe aiutare Milik? Ovvio: le prestazioni e soprattutto i gol. Il modo migliore per fare breccia e per allontanare, una volta per tutte, l’ombra di Maurito.

La Redazione

Milik
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