Niente male le prime scene: qualche foto social mentre degusta spicchi di poesia culinaria e poi il graffio che ha mandato in delirio in San Paolo. Inutile girarci intorno: il gol con il Liverpool, del 2-0 per la precisione, ha il sapore della rivincita personale. Nulla a che vedere con l’amarezza per la sconfitta nella finale di Champions giocata tre mesi fa a Madrid con il Tottenham, per carità, però Nando Llorente è riuscito a mettere la firma in calce a una vittoria molto prestigiosa con i campioni in carica da centravanti di razza, nonché a presentarsi nel modo migliore possibile per un titolare della maglia numero 9. Eredità pesantissima a Napoli: nessuno l’aveva più indossata dai tempi di Higuain. Gioia pura, adrenalina: tutte concentrate nella cavalcata sotto la curva e in quel bacio alla maglia scoccato alla seconda partita appena. Se questo non è amore, beh, è almeno un colpo di fulmine. Fonte: CdS