Maldrea: “Battere i campioni di Europa non è banale, su Insigne…”

Queste le parole del match analyst ai microfoni di Radio Punto Nuovo

Il match analyst Andrea Maldera è intervenuto ai microfoni di Radio Punto Nuovo, durante la trasmissione Punto Nuovo Sport Show:Ancelotti è un genio. E’ chiaro che sono partite in cui il risultato premia le prestazioni, ma a prescindere sarebbe stata una partita di grande livello. Quest’anno il Napoli è cresciuto, ha avuto la cattiveria di vincere e non di accontentarsi solo della bella prestazione. Il Napoli è stato straordinario nel primo tempo alzando Mario Rui, nella lettura nella fase di non possesso. Il Liverpool soffre molto in ampiezza, ha avuto una pazienza e lucidità nel colpire il Liverpool nel punto debole. Una partita curata nei particolari, fatta con grande intelligenza e logica, di altissimo livello. Sono molto contento di aver visto questa partita. Sicuramente oggi i numeri possono essere importanti in fase iniziale, di preparazione, avere riferimenti può aiutare, ma le partite di alto livello sono in continua evoluzione. Ieri il Napoli aveva una costruzione in fase di possesso con un 3-4-3 con Insigne e Mertens che tenevano fermi un po’ i terzini, infatti avevano difficoltà a tenere Mario Rui e Callejon. O il Liverpool sganciava i terzini alti, oppure si trova in difficoltà e così è stato. Il Napoli aveva superiorità a metà campo, determinante soprattutto nel primo tempo. Se in partita avvengono le cose studiate e preparate, trovi fiducia, il Napoli ha mantenuto intensità di aggressività. Battere i campioni di Europa non è banale, ma l’hanno fatto in maniera straordinaria. La lucidità con cui il Napoli ha risolto la partita, la dice tutta. Forse il salto sta nella continuità. Insigne? E’ chiaro che il giudizio che si ferma soltanto ad un gol o passaggio sbagliato, sicuramente importante, si riduce troppo. E’ un giocatore che ha giocato palla 77′, quindi qualcosa sta facendo. Ci si aspetta sempre il gesto tecnico, ma penso sia cresciuto tanto. Fino a qualche anno fa la fase di non possesso non la faceva in maniera così continuativa. E’ un giocatore che si completa sempre di più, giocare esterno in un 4-4-2, vuol dire nella sua testa tirare di destro. Anche mentalmente si mette a disposizione della squadra”.

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