La trattativa – stando a quanto trapela – è sul debito: per il presidente i conteggi del Comune vanno limati, da Palazzo San Giacomo è arrivata qualche apertura sul tema. Soprattutto sugli anni dove la Società ha utilizzato pagando a tariffa lo stadio.
«Firma? C’è tempo fino al 30 ma già venerdì ci potrebbero essere novità. Il presidente sta valutando come utilizzare i nuovi spazi, quanto alla questione dei pagamenti credo che nei prossimi giorni la Società provvederà a farli c’è un impegno preso, non vedo grossi problemi. Il San Paolo è una struttura complessa c’è un tema di gestione importante, c’è bisogno di uno sforzo di tutti e mi sento positivo». Il capo di gabinetto approfondisce la questione degli spazi: «Il tema richiede ragionamenti da approfondire è volontà della Società organizzare uno spazio museale e noi vogliamo accompagnare questo tipo di progettualità. Sui tabelloni non c’è interessa diretto della Società a oggi. Il Comune vuole capire che tipo di onere ci sta per la gestione e questo sarà possibile appena l’Aru finirà il suo mandato cioè a dicembre. Possiamo anche brandizzarli noi». La sensazione è che al netto dei debiti la questione degli spazi sia uno degli scogli da superare. Perché è vero che nella convenzione c’è scritto che si possono ampliare quelli da mettere a disposizione della Società, ma è anche vero che poi l’utilizzo andrebbe conteggiato al di fuori della convenzione. Di qui il sì di Auricchio al Museo e i dubbi su eventuali altre idee che al patron non mancano. Come l’utilizzo del cosiddetto «dirigibile» per ospitare i tifosi vip. O mettere dei box sulla pista di atletica, che il patron non ha mai digerito, per lui andrebbe tolta per avvicinare gli spalti al campo.
La Redazione