Il ricatto ultras Juve: cori contro Napoli e Koulibaly. Intercettato: «Speravamo due giornate, ma ci accontentiamo»

Dall’invocare calamità naturali che radessero Napoli al suolo al chiedere ai partenopei di lavarsi col sapone. Dall’apostrofare con versi scimmieschi il baluardo della difesa azzurra, Kalidou Koulibaly, fino a evocare scenari di distruzione di remota memoria che vanno dal colera al terremoto. I pochi, ma tuonanti, secondi di cori dalla Curva Sud dell’Allianz Stadium di Torino sono costati alla Juventus 10mila euro e un turno di squalifica per il settore. «Speravamo due giornate, ma ci accontentiamo». La strategia attuata in occasione di Juve-Napoli del 29 settembre 2018 è emblematica: prima del match, inscenano il funerale della Curva con tanto di bara «Curva b rip» e tifosi vestiti a lutto; nel secondo tempo minuti di silenzio si alternano con cori razzisti contro i napoletani. Ché, è bene dirlo, sono solo un mezzo per colpire il club «reo» di avere interrotto il flusso di biglietti verso i gruppi organizzati. Si canta perché il club venga sanzionato. «Allora, due cori contro il Napoli, uno contro la Fiorentina, comunque attaccate i napoletani», le indicazioni dei capi ultrà ai lancia cori. Fonte: Il Mattino

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