L’opinione di Mimmo Carratelli sul CdS:
“C’è una squadra che parte sempre da 1-0 perché ha Cristiano Ronaldo (ma a Firenze è 0-0) e un’altra è inferocita da Antonio Conte, e c’è il Napoli del dolce stil novo di Sarri affinato e affilato da Ancelotti per cui la migliore difesa è l’attacco, la Grande Bellezza che è condanna e risorsa. Il pallone che rotola felice. E la partita con la Samp va come doveva andare, nonostante il muro doriano di cinque difensori, arretrando gli esterni di centrocampo che sono due autentici terzini, e l’insidia dei fuochi d’artificio di Quagliarella, questo figlio perduto per un accidenti.
Il Napoli ragiona e punge, gioca di gusto perché è “il più bel gruppo che abbia mai allenato” confida commosso Ancelotti Carlo, venuto a conoscere il mare e il Vomero. E non è che il Napoli volesse aprire la Sampdoria come una scatoletta di tonno, che son cose che non si dicono più, perché la Samp non è squadra da zero punti, difende con ordine, contrattacca con molti uomini. E il Napoli deve stare attento perché non bastano il primo gol di Mertens, biondo-cenere e lapilli, e la traversa di Ciro, e le occasioni di Elmas e Lozano (stanco). Nota bene: Meret deve fare due parate-salvatutto. Ma, nella ripresa, il Napoli vola, concreto, mai farfallone, 17 tiri (8 in porta), e il grande di Spagna don Fernando Llorente di Pamplona entra e ruba la palla ad Audero per offrirla al raddoppio di Mertens.
Ed è proprio finita col Napoli che conclude in palleggio e solfeggio, e Di Lorenzo attacca e difende, Elmas è una certezza in mezzo, Callejon è il magnifico architetto di sempre, Mertens è un intramontabile diavulillo. Il Napoli tutto gioca con giudizio e vince da signora squadra”.