Maurizio Sarri, oggi pomeriggio all’esordio in campionato sulla panchina bianconera a Firenze. le sue parole in conferenza stampa:
Torna così sul successo nei minuti di recupero per 4-3 contro il Napoli:«L’ho vissuto come un pesce in un acquario. Mi è dispiaciuto per Kalidou, che umanamente è un ragazzo straordinario e ho pensato che abbiamo vinto per un episodio fortunoso una partita che meritavamo di vincere».
«La fede calcistica della mia famiglia è sempre stata viola, a parte me che sono del Napoli fin da bambino», ha aggiunto Sarri: «Mia mamma non era contentissima della scelta che ho fatto. Mia nonna abitava in piazza Alberti, a 500 metri dal Franchi’. Ho mille ricordi, ma ora mi viene in mente solo l’ultimo: a Firenze ci ho lasciato uno scudetto. E lo voglio sostituire con un ricordo positivo».
«Non ho mai pensato che le vittorie della Juve fossero figlie di aiuti, ma che era la squadra più forte. Vince per la mentalità feroce». Maurizio Sarri torna sul suo passato, vissuto sulla panchina del Napoli, e sulle polemiche degli anni scorsi: «Poi si può discutere di un episodio, ma quella è la normalità. A Napoli abbiamo perso scudetti a 10 punti dalla Juventus, e lì l’episodio non c’entrava – prosegue il tecnico -. Diverso quando l’abbiamo perso in volata, ma è normale a caldo recriminare».
Sarri, poi, coccola il Pipita’ e il suo approccio al lavoro, emerso nei primi due mesi di allenamento alla Juventus. «Higuain non gioca perché è un mio uomo di fiducia, ma è tutto frutto dell’allenamento: sono scelte logiche. Mandzukic probabilmente mi ha fatto vedere qualcosa di meno e ho scelto Gonzalo – ha proseguito il tecnico bianconero -. I rapporti di fiducia non c’entrano, al Chelsea nell’ultimo periodo giocava Giroud, ad esempio, e non lui. Ho rivisto l’Higuain di 2-3 anni fa».
Fonte: Il Mattino