Luca Fusi, ex centrocampista di Samp e Napoli: con gli azzurri vinse scudetto e coppa Uefa ed era quello che dava equilibrio alla squadra dei campionissimi, Maradona e Careca.
La caratteristica che è mancata alla formazione di Ancelotti nelle prime due giornate di campionato.«A inizio stagione può succedere, dipende dalle condizioni fisiche non ancora ottimali: il Napoli è una squadra votata a giocare in avanti ed è normale che possa incappare in qualche situazione negativa a livello difensivo».
Elmas potrebbe essere la sorpresa a centrocampo dal primo minuto: le piace?«Mi ha impressionato molto nelle sue prime uscite, un centrocampista completo, un giovane che ha già grande personalità. Ancelotti vuole provare tutti i giocatori visti gli impegni infrasettimanali».
Il 4-4-2 da più compattezza in fase difensiva?«Dipende dagli interpreti, possono essere importanti due centrocampisti che difendono meglio o si può giocare e tre. Ho massima fiducia in Ancelotti che è l’allenatore che può fa fare il definitivo salto di qualità al Napoli»
Fabian Ruiz dove lo vede meglio: da playmaker o trequartista?«Fabian Ruiz è talmente bravo che può giocare ovunque: l’allenatore ha più modi per mettere in difficoltà gli avversari proprio per la duttilità dei suoi calciatori. Questa è stata la caratteristica principale del bel gioco del Napoli».
E Zielinski dove funziona meglio?«Vale lo stesso discorso di Fabian Ruiz: è un grande calciatore che può ricoprire più ruoli con la stessa efficacia».
Napoli-Sampdoria, una partita per lei dai ricordi e dalle emozioni speciali?«Normale che sia così, sono state per me due grandi esperienze. A Napoli i miei ricordi sono ancora più belli e vivi rispetto al periodo vissuto nella Sampdoria».
Che partita sarà?«Il Napoli ha qualcosa in più e deve cercare di ottenere il massimo dal fatto che la Sampdoria in questo momento, rispetto a quello che si poteva pensare, non ha ancora avuto tutte le certezze e non è in un periodo brillante».
Solo una questione di tempo per Di Francesco?«Sì, anche perché l’ambiente ti dà la possibilità di lavorare con calma: sono convinto che Di Francesco troverà la quadratura del cerchio. Ricordo che ai miei tempi Boskov ebbe difficoltà nelle prime 4-5 partite, poi s’impose con grandi risultati fino a vincere lo scudetto e arrivare alla finale di coppa dei Campioni».
Dici Samp e pensi a Quagliarella: un fenomeno che anche contro il Napoli può fare la differenza?
«Fabio è il giocatore più rappresentativo della Samp, sa accendersi sempre in maniera geniale, i difensori azzurri non dovranno concedergli spazi».
A centrocampo il Napoli sulla carta è messo meglio: si potrà decidere lì la partita?«Il Napoli ha una maggiore qualità negli interpreti e deve prendere il dominio del centrocampo: anche la Samp ha buoni giocatori per il campionato italiano, quello di Ancelotti è un centrocampo di livello europeo».
L’esordio in campionato al San Paolo con la Samp e poi la Champions con il Liverpool: il pubblico azzurro potrà essere come sempre il dodicesimo uomo in campo?«Direi anche il tredicesimo: il Napoli è una squadra forte che con la spinta del pubblico può diventare fortissima».
Dove può arrivare il Napoli quest’anno?«Quest’anno c’è più equilibrio perché anche l’Inter è in corsa per lo scudetto con Juve e Napoli: questo può essere un vantaggio. E poi il Napoli ha più certezze perché è il secondo anno di Ancelotti, la Juve meno perché ha cominciato un nuovo progetto tecnico e deve fare i conti con un’assenza pesantissima come quella di Chiellini».
Che tipo di campionato si aspetta dalla Samp?«Innanzitutto deve puntare a una salvezza tranquilla e puntare a ripetere un campionato a ridosso dell’Europa League. Ma per prima cosa dovrà risalire dalle zone basse perché quando non sei abituato alla corsa salvezza puoi rischiare di restare impelagato».
Fonte: Il Mattino