CdS – I “fatti” dello spogliatoio: il lifting può non bastare

Anni ed anni di discussioni. Da un lato la ruggine del tempo e gli acciacchi del “vecchio San Paolo”, dall’ altro la voglia di un club di costruirsi qualcosa di suo, moderno e funzionale. Ed è stato Carlo Ancelotti a “sdoganare” una questione secolare, che non può essere sanata da un lifting “coprente” e da immagini abbaglianti. In molti hanno smesso di credere a Babbo Natale ed hanno scoperto che le suppellettili e l’idromassaggio e i pennelli buttati lì rappresentano semplicemente la punta di un iceberg sotto la quale si nasconde l’onda anomala che minacciosamente avanza: non solo in Europa, ma anche il Italia si viaggia veloci, mentre  Napoli è ferma al 1959, inchiodata ad un immobilismo politico che ora sta frenando qualsiasi forma di ascesa non solo di Fuorigrotta ma di una città che pare in eterno ritardo con se stessa e che si accapiglia un giorno sì e l’altro pure sulla convenzione, prossimo terreno d’uno scontro annunciato dalle liti d’un passato recentissimo. 

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