(Foto) – Queste le condizioni degli spogliatoi del San Paolo

Poi c’è quello che non si vede, come se fosse spazzatura buttata sotto al tappeto: impalcature che a settantadue ore da Napoli-Sampdoria stanno ancora lì, pareti da completare, sale mediche da rifinire, secchi di vernice e pennelli adagiati su un pavimento che andrà (andrebbe) lucidato, però in fretta, perché tra un po’ metteranno la palla al centro e prima che ciò accada bisognerà pur avere la possibilità di accomodarsi in uno spogliatoio e sentirlo proprio. Nelle viscere del San Paolo si può entrare e restare anche con gli occhi spalancati, stupiti d’una contraddizione in termini che stride con ciò che invece brilla fuori, e che quindi lascia perplessi, quasi senza parole, che vanno trovate e che Ancelotti scova nella sua delusione. Fuori, il San Paolo è anche bello da vedere, e probabilmente ci sarà persino la «scritta Napoli», come ha annunciato l’assessore Ciro Borriello, però è dentro che regna ancora il caos, quello nel quale si è ritrovato Carlo Ancelotti, spettatore «costernato» d’uno scenario che lo ha spinto ad andare oltre le proprie competenze e a buttar giù qualche pensierino in libertà «verniciato» di amarezza.  Fonte: CdS

 

spogliatoio
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