Women’s Champions – La Juve cede in casa al Barcellona. Tutto il quadro completo

Juventus sconfitta ma ha lottato contro la compagine iberica

JUVENTUS 0
BARCELLONA 2

JUVENTUS (4-3-3): Giuliani 6,5; Hyyrynen 6 (43’ st Sikora), Gama 5,5, Sembrant 6,5, Boattin 6; Rosucci 6 (21’ st Pedersen 6), Galli 6, Caruso 6,5; Cernoia 6, Staskova 5,5 (7’ st Aluko 6,5), Girelli 5,5. A disp. Bacic, Franco, Panzeri, Bragonzi. All. Guarino 6.

BARCELLONA (4-3-3): Panos 6; Torrejon 7, Van der Gragt 6,5, Maria Leon 6, Falcon 6,5 (39’ st Ouahabi sv); Hamraoui 6,5, Patri 6 (24’ st Oshoala 6), Alexia 7; Hansen 7, Hermoso 6 (43’ st Andujar), Mariona 6. A disp. Font, Mealnie, Bonmati, Pereira. All. Cortes 6.

ARBITRO: Monzul (Ucr)

MARCATRICI: 39’ pt Putellas, 27’ st Torrejon.

ESPULSI: al 41’ st Mapi (B) per fallo su chiara occasione da gol.

Non si può proprio dire che la Juve sia fortunata in Champions, anche per quel che riguarda le Women. Dopo aver pescato il Barcellona vice-campione d’Europa, il gruppo di Rita Guarino, infatti, finisce per pagare soprattutto il conto con la Dea bendata nella gara d’andata dei sedicesimi di finale. In uno stadio Moccagatta di Alessandria gremito in ogni ordine di posto, arriva al 38’ il rocambolesco episodio decisivo: Hansen si accentra da destra tira, Gama smorza un pallone che poi insegue e rinvia debolmente contro il palo, perdendo infine il contrasto sulla linea di porta con Alexia. Arriva così il gol dello 0-1, proprio quando le J Women sembravano aver superato l’ondata iniziale del Barcellona ecco che la partita prende la direzione preferita dalle spagnole.  

FINO ALLA FINE

Dopo il gol subito, le bianconere hanno però avuto il merito di non mollare, reagendo a inizio secondo tempo. Quando Guarino getta nella mischia la più esperta Aluko al posto della baby Staskova tutta la squadra è riuscita ad alzare il baricentro: ma è un fuoco di paglia, perché il Barcellona col passare dei minuti torna a macinare gioco e occasioni fino alla rete dello 0-2 di Torrejon al 72’. Tutto finito? No, perché la Juve non molla mai e a cinque minuti dalla fine Aluko lanciata a rete costringe Mapi Leon al fallo da espulsione. Magra consolazione, finisce 0-2, il 25 settembre a Barcellona servirà un’autentica impresa: ma la Juve è viva. E se il Mondiale ha insegnato una cosa, sognare non costa nulla. 

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La Redazione

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