Ultima chiamata per la Grecia, o qualcosa di simile. Non si può più sbagliare, al giro di boa di un gruppo J che finora ha riservato a Manolas e compagni – attualmente in penultima posizione della classifica – una vittoria all’esordio e basta. Quella ottenuta contro il Liechtenstein – proprio l’avversario odierno, allo stadio Olimpico di Atene – che peraltro non ha ancora segnato un gol. Il c.t. Schip ha pure l’occasione, da prendere al volo, di fare i suoi primi punti da commissario tecnico. Vincere è l’unico modo per restare sulla scia del terzo posto, con tutti i calcoli del caso perché la Grecia giocherà in serata conoscendo già il risultato di Armenia-Bosnia. Fallire due volte di fila la qualificazione all’Europeo sarebbe troppo, ma per Manolas – che all’andata contro il Liechtenstein non c’era, perché infortunato – e compagni la strada si è fatta terribilmente in salita dopo le ultime tre sconfitte consecutive. Forounis e Donis, marcatori di quella partita a Vaduz che è stata anche l’ultima vittoria in assoluto della Grecia, non ci saranno per i rispettivi problemi fisici. Un altro problema, che andrà però velocemente superato. (ass)
COSÌ AD ATENE (ore 20,45)
GRECIA (4-2-3-1): Barkas; Torosidis, Papastathopoulos, Manolas, Stafylidis; Kourbelis, Bouchalakis; Kolosov, Vrousai, Masouras; Koulouris. CT Schip.
LIECHTENSTEIN (4-1-4-1): B. Buchel; Rechsteiner, Malin, Kaufmann, Goppel; M. Buchel; Meier, Hasler, Wieser, Salanovic; Gubser. CT Kolvidsson.
ARBITRO: Harkam (Austria).
La Redazione