Croce, delizia, estasi, tormento, tanta bugie e poche, minuscole verità. Questo è il calcio e quanto accaduto allo Juventus Stadium ne è, ancora una volta, conferma. Però, è anche storie raccontate e da raccontare, pacche sulle spalle, lacrime e passione, sintomi di un mondo che, nonostante tutto, non potrà mai smettere di essere romantico, sentimentale e non potrà fare a meno di certe notti, certi gesti, certi occhi lucidi…Come quelli di Kalidou Koulibaly. Il campione rinfrancato, “coccolato”, protetto, sul campo e fuori. Perchè, se il mondo ti crolla addosso, gli amici spalano le macerie con te… «Amico dobbiamo guardare avanti tutti insieme». Il capitano ci mette la faccia e le parole giuste quando servono, poi tutti gli altri, anche chi è ormai lontano, persino chi è lontanissimo. Maggio da Benevento, Zuniga dalla Colombia, tutta Castel Volturno…Giorgio Chiellini, con un ginocchio rotto e le stampelle, ha sentito il bisogno di esserci, Milik, Malcuit, Chiriches. Non solo il Napoli di oggi, ma anche chi come Inglese con KK ci avrà trascorso sì e no qualche settimana… Tutti accanto a quel gigante che prima disteso sull’ erba, poi sulla spalla di Manolas, non nascondeva la sua sofferenza ed il bisogno di essere sorretto.
Fonte CdS