Sette gol in centottanta minuti: e attraverso dinamiche diverse, senza negarsi niente, né gli errori individuali né quelli collettivi. Il settore più affascinante d’Italia, quella formata miscelando la muscolarità di Manolas e di Koulibaly, si sgretola persino su palle inattive (a Firenze, da angolo) o con difesa schierata, o concedendo un clamoroso contropiede (tre contro uno) da calcio d’angolo in proprio favore. E’ mancata l’azione di filtro, dinnanzi ad una retroguardia apparsa scomposta, non sempre protetta sugli esterni e dunque in sofferenza, tra le linee, dove la Fiorentina s’è intrufolata, o sulle fasce, dove la Juventus ha scovato una insospettabile superiorità (più a destra che a sinistra, per un tempo o poco meno). Le difficoltà emergono maggiormente a sinistra, la corsia che Ghoulam non riesce ancora a coprire con la sua “vecchia” naturalezza. Di Lorenzo ha avuto disagi comprensibili al debutto, si è sciolto alla distanza contro la Juventus. E quanto al tandem più invidiato, finora non si è ancora composto per l’“assenza” di Koulibaly, distante assai dalla sua statura nelle due partite. Fonte: CdS