La scelta iniziale, sempre, sia a Firenze contro i viola che a Torino contro i bianconeri, nel centrocampo a due, ha investito delle responsabilità di copertura e di filtro Allan e Zielinski: ma il brasiliano è arrivato in ritiro (però in America) l’8 agosto e quindi, come Koulibaly, sta praticamente sottoponendosi alla preparazione giocando. Però a partita in corso, nell’intervallo o poco dopo, tanto nell’una quanto nell’altra sfida, Ancelotti ha dovuto correggere se stesso: ha affidato a Fabian Ruiz la regia, ha lasciato che Zielinski ondeggiasse altrove, per esempio molto bene a sinistra, nell’ultima mezz’ora di Torino. Risposte convincenti sono arrivate da Elmas, come conferma il Corriere dello Sport, che in ogni sua “irruzione” ha offerto intraprendenza ed anche esuberanza, una personalità evidente e inaspettata per un diciannovenne macedone. Il dilemma, ispirato soprattutto dalla natura (si direbbe ormai “storica” del Napoli) è sulla costituzione del centrocampo, che ha in sè anche la natura per disporsi a tre, soluzione che Ancelotti non ama. «Ci serve eventualmente quando bisogna difendere basso».
La Redazione