Prima di parlare del debutto del Napoli nel nuovo campionato, mi sembra doveroso rivolgere un pensiero a Sinisa Mihajlovic. Il tecnico serbo del Bologna, alle prese con la sua partita più difficile, ha voluto accompagnare la sua squadra nella trasferta di Verona. Vederlo provato nel viso e nel corpo ha fatto male ed ha fatto riflettere. Vederlo in panchina, con la sua proverbiale caparbietà ed i suoi occhi vivi e accesi, ha fatto bene al calcio, ha riempito di gioia tutti. Forza Sinisa, meriti di vincere questa terribile partita. A Firenze, il Napoli ha avuto la meglio in quella che è stata una vera e propria battaglia. Come nell’87, anche questa volta, a Firenze, il Napoli ha capito che sta giocando contro tutti quanti. Perché quel che resta della vittoria della squadra di Carlo Ancelotti, su un campo ostico per tradizione, è mertensafirenze. Chi afferma che il Napoli ha vinto in maniera poco corretta, lo fa in malafede. Innanzitutto, è stata proprio la squadra di casa ad essere passata in vantaggio con un rigore inesistente, anche con le nuove regole. Il rigore che ha permesso agli azzurri di ribaltare il risultato, invece, è stato causato da un evidente fallo di mano e non dalla caduta di Mertens, che non subisce fallo. Infine, il Napoli ha vinto a Firenze perché nettamente più forte della squadra viola e questo è un dato di fatto. Fanno riflettere alcune cose. Innanzitutto, tutti quelli che hanno gridato allo scandalo. Telecronisti, opinionisti e addetti ai lavori hanno sollevato un polverone esagerato. Dove era tutta questa gente quando lo scandaloso arbitraggio di Orsato consegnò, di fatto, lo scudetto alla Juve nel 2018? Perché nessuno di loro parla, né spegne la televisione come fatto da Nela, quando è la squadra bianconera a beneficiare di sviste arbitrali che indirizzano gli esiti dei campionati. Fanno riflettere anche le parole di Stefano Tacconi, ex portiere della Juve e personaggio senza spessore morale, che ha affermato che quest’anno gli arbitri hanno deciso di favorire il Napoli. Queste parole sono gravissime e fa specie che nessuno decida di indagare sui contenuti. Perché ribaltando i termini del discorso, prima di quest’anno gli arbitri favorivano altre squadre (la Juventus?). Purtroppo, tutto questo stucchevole teatrino avrà un solo risultato: sfavorire gli azzurri nella prossima partita, guarda caso proprio in casa della vecchia signora. Un altro spunto di riflessione lo ha offerto Montella, tecnico napoletano della Fiorentina che ha dichiarato di non aver sentito i soliti cori razzisti contro Napoli. Se volessimo essere ironici, saremmo seriamente preoccupati per la sordità galoppante che affligge il tecnico gigliato. Volendo essere seri, questa negazione puzza di omertà, terreno fertile per il proliferare delle cellule razziste. Fino a quando il costo di questa barbarie è una ridicola sanzione, la piaga del razzismo negli stadi continuerà a proliferare. L’augurio è di vedere Maurizio Sarri in panchina sabato prossimo, senza i problemi di udito che hanno afflitto Montella.
a cura di Riccardo Muni