Sabato sera all’Allianz Stadium si giocherà già il big-match Juventus-Napoli, battezzata da molti come la madre di tutte le partite. Gara che capita presto, ma che potrà dare spunti sul piano della condizione fisica delle due compagini. Il tutto condito anche da un clima di grande tifo e della giusta passione. Questo ma non solo ilnapolionline.com lo ha chiesto al direttore di radiobianconera Antonio Paolino.
La tua passione per la Juventus, da cosa nasce? C’è un giocatore in particolare che ti ha portato a tifare per i colori bianconeri? “Da ragazzino avevo come idolo, naturalmente, Platinì per estro e grande fantasia. In quel periodo ammiravo da sportivo Maradona perché aveva tutto per incantare i tifosi. Ora vorrei dire che Cristiano Ronaldo sono contento che giochi in Italia. Lui è un modello per i ragazzini che vogliono iniziare a giocare a questo sport ed è per questo che ce ne vorrebbero tanti così per ridare lustro al nostro sport”.
Il Napoli è ad un passo dall’acquisto di Fernando Llorente. Tu che lo hai visto giocare nella Juventus, lo spagnolo cosa potrebbe dare alla causa azzurra? “Lui è una punta efficace, non solo è un giocatore importante può dare un valido contributo alla squadra del Napoli. Dal punto di vista tecnico sicuramente darebbe tanto per la sua fisicità, ma anche per la sua serietà oltre che professionalità. Se il Napoli lo acquistasse sarebbe un gran bell’acquisto, quindi mi auguro che si possa portare a compimento per il bene della vostra squadra”.
Dopo la prima giornata sono nate le prime polemiche per il rigore di Mertens. Obiettivamente il penalty non c’era, ma perché non si accetta in Italia la politica dell’errore? “Sono contento per la tua sportività, aspetto raro in questo paese, ma io direi che l’errore non è della tecnologia, ma di chi la utilizza. In Italia purtroppo non si accetta l’errore perché è mancanza di cultura sportiva, ma anche in altri ambiti non c’è voglia di ammettere che sono cose che capitano. Ad esempio anche in Premier League si è scettici verso il VAR ma a differenza di noi si accetta tutto senza polemizzare, qui invece no e questo a mio avviso non va bene. Il rigore di Fireze, fosse capitato a noi apriti cielo o no?”.
A Napoli non è stato preso bene l’approdo di Sarri alla Juventus, ma voi invece come avete preso il passaggio di Conte all’Inter? “In egual misura, ovvero anche noi non abbiamo preso di buon grado il passaggio di Conte sulla panchina dell’Inter, come vedi tutto il mondo è paese. L’importante è che tutto finisce lì senza sfociare nelle polemiche. Mister Sarri, che in questo momento non sta bene, mi auguro che possa dare il suo contributo e come tu ben sai, alla fine si vedrà a seconda dei risultati. Sabato dovesse non essere in panchina è solo per motivi di salute, invece purtroppo si vuole vedere sempre per dietrologie varie, perciò non mi piacciono certe considerazioni, ma anche in questo caso apprezzo la tua sportività”.
La vicenda di Mihajlovic è sotto gli occhi di tutti. Un pensiero per questo allenatore davvero coraggioso. “Mi sento di dire che bisognerebbe dare un Daspo ai leoni da tastiera, perché non si possono leggere certe cose contro di lui oppure chi non sta bene per salute. Mister Mihajlovic lo ammiro come tecnico, ma anche come uomo, vederlo prima con la mascherina, poi con il cerotto e infine il cappello per la chemioterapia è sintomo di grande coraggio e di guardare avanti nonostante tutto. Dobbiamo prendere esempio e spunto da persone come Mihajlovic per rendere il tutto, migliore possibile”.
Sportivamente parlando dovessi scegliere quale calciatore del Napoli, non vorresti vedere in campo, chi in modo particolare dovessi scegliere? “Sicuramente per la difesa direi Koulibaly, tra l’altro colui il quale con uno splendido stacco di testa vi fece vincere a Torino. Non solo è un gran difensore ma ha al tempo stesso anche intelligenza tattica, aspetto non semplice per chi fa il suo ruolo. L’altro giocatore per estro fantasia e imprevedibilità direi Insigne, lui spesso si esalta nelle grandi sfide ed è per questo che è un giocatore unico oltre che uno dei talenti del calcio italiano”.
Non ti chiedo il pronostico perché saprei già la risposta, ma che gara ti aspetti? “No, no, anzi è giusto che tu me lo chieda il pronostico. Io dico che i favoriti siete sicuramente voi per vincere la sfida e anche il campionato (ride n.d.r.). Noi puntiamo alla conquista della Champions League”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
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