Tempo ventiquattro, massimo quarantotto ore, poi verrà scritta la parola fine, calerà il sipario davanti all’area di rigore del Napoli e sapremo, definitivamente, come sarà andato. Si uscirà da questi lunghi, interminabili silenzi, che hanno appesantito l’aria; e si uscirà dal dualismo a distanza – non tecnico, non tattico – tra Maurito Icardi e Fernando Llorente: si entrerà nel vivo, una firma, il contratto, tutto ciò che smette di diventare fiction e si trasforma in realtà e poi si lascerà che il Big Ben suoni alla sua ora. Ma ormai ci siamo, è ancora un battito di ciglia, anche gli ultimatum scadono e diventano buon senso: c’è una finestra, di dimensioni moderate, ch’è rimasta socchiusa, da lì dentro sarà possibile lasciar filtrare un filo di voce – valga per un sì o anche per un no d’Icardi – e altrimenti si procederà secondo promesse fatte in epoca non sospetta e poggiate sul tavolo del mercato. Fonte: Cds