Parla così Milena Bertolini. “Questo nuovo inizio è con tanti trabocchetti. Ora c’è una responsabilità diversa, tutti danno per scontato che quello che abbiamo fatto prima lo dobbiamo fare sempre, dimenticando che è stato qualcosa di straordinario perché le ragazze sono andate oltre le loro qualità e le loro possibilità”.
Ct della Nazionale femminile, a margine del raduno delle azzurre a Coverciano per preparare le prime gare di qualificazione agli Europei che si disputeranno in Inghilterra nel 2021. Un commissario tecnico che ha rinnovato il contratto con la Figc fino al prossimo giugno 2021, come riporta il sito di Repubblica.
“Inizio di un nuovo corso”
“Dobbiamo cercare di avere la consapevolezza che è l’inizio di un nuovo corso perché ci accingiamo a fare due anni verso l’Europeo ma è un inizio più difficile rispetto a due anni fa quando ci siamo ritrovate per la prima volta e abbiamo iniziato – avverte la Bertolini – Del Mondiale vorrei poter portare tante cose. Soprattutto l’entusiasmo che le ragazze hanno creato nel Paese, vorrei poter portare le grandi prestazioni che le ragazze hanno fatto da un punto di vista calcistico, la grande motivazione, il grande spirito di gruppo che hanno messo in campo. Non vorrei portare la sofferenza di alcune di loro che non hanno giocato e non sono riuscite a dare il loro contributo sul campo, ma hanno dato un grande contributo dietro e mi vorrei portare dietro quella fame che loro si sono portate dietro per farsi conoscere”.
“Visibilità? Non si può tornare indietro”
E a chi le ha chiesto se nella Nazionale femminile vi sia il timore di essere ‘dimenticate’ almeno nel breve periodo dopo il sorprendente exploit in Francia, Milena Bertolini ha risposto:
“Io credo che indietro non si torni. Non si può tornare indietro ai discorsi che si facevano prima dell’ultimo Mondiale. Poi è chiaro che la visione mediatica che c’è stata in quel Mondiale non credo ci sarà adesso, ma è il Mondiale di per sé che condiziona tutto ciò, però credo che si continuerà a parlare di calcio femminile ma soprattutto se ne parlerà in modo diverso, con discorsi diversi. Si parlerà più tecnicamente delle prestazioni delle ragazze e del tema del professionismo. E’ chiaro che, come dico sempre io, bisogna fare manutenzione delle cose: se non fai manutenzione rischi di tornare indietro”.
“Guagni? Adesso è difficile andare via dall’Italia”
Fa ancora parte del gruppo azzurro Alia Guagni, che nelle scorse settimane ha deciso di rinunciare a una cospicua offerta economica di ingaggio da parte del Real Madrid per rimanere una calciatrice della Fiorentina. “Per quanto mi riguarda che le ragazze stiano in Italia a giocare o possano fare un’esperienza all’estero, non mi cambia molto – ha detto ancora la ct – Adesso è difficile andare via dall’Italia perché le società ti mettono in condizione di fare belle cose“.
“Andare via dalla Fiorentina, dalla Juventus, dall’Inter o dal Milan, non è facile – ha aggiunto la Bertolini – Se parliamo di quattro anni fa è un altro discorso. Andare a giocare all’estero è indubbiamente un percorso di crescita per una giocatrice. Alia Guagni non mi sorprende perché è una giocatrice che in tutti questi anni ha dimostrato un grande attaccamento alla propria società, penso che si senta un po’ una bandiera della sua squadra e quindi per lei questo valore, il valore della città, dell’essere capitano e di rappresentare un esempio, è superiore rispetto all’aspetto economico“.
La Redazione