Quello di oggi è un calcio ma anche un calciomercato totalmente diverso rispetto a quello che si vedeva a cavallo tra gli anni ’80 e ’90. Un calcio vissuto da protagonista da parte di Alessandro Renica, eroe al San Paolo nella notte del 15 marzo 1989, dato che grazie alla sua rete il Napoli rimontava la Juve e Fuorigrotta esplodeva per il passaggio del turno di Coppa Uefa. Le sue parole a Il Roma
Il Napoli punta allo scambio Milik più 30 milioni per Icardi. Scelta giusta? «Difficile dirlo, dato che alla fine è il campo che emette la sentenza. Personalmente stimo entrambi i giocatori e non sono neanche convinto che Icardi sia migliore di Milik. Questo anche perché conosciamo il grande bomber che è l’attaccante dell’Inter, ma il polacco ha ancora grandi margini di crescita».
Le telefonate fatte dai giocatori del Napoli a Icardi come le dovrebbe accogliere Milik e come dovrebbe reagire? «Lì credo che la società non stia dimostrando di essere all’altezza, non deve andare così. In questo caso si tratta di uscire dal ruolo ed in una società che immagino io i giocatori devono pensare al campo e basta, facendo ciò che sono, ovvero i giocatori. Milik intanto deve fare il professionista e deve rendere conto al campo in attesa che la società prenda la sua decisione e dica che strada vuole percorrere».
Di cosa ha bisogno questo Napoli per fare un salto di qualità? «Già l’arrivo di Lozano è tanta roba e la squadra cresce tanto di livello. Se dovesse arrivare anche Icardi, ma con la permanenza di Milik, si farebbe un ulteriore passo in avanti. Forse manca ancora un regista basso alla Jorginho, che imposti la manovra proprio come faceva l’italobrasiliano. Poteva andar bene anche Bakayoko o giocatori con caratteristiche anche di rottura magari, ma fondamentalmente l’essenziale sarebbe impostare il gioco dal basso con questo famoso playmaker».
James rappresenterebbe l’uomo giusto? «In un contesto di tanti giocatori bravi completerebbe l’organico. Perché effettivamente se hai tanta qualità è più semplice per tutti rendere meglio, dato che più qualità c’è maggiore è il rendimento globale. Il Napoli se prendesse anche lui come acquisto sarebbe proprio al top e non si potrebbe chiedere di più».
Un voto al calciomercato del Napoli. «Dipenderà tutto da questi ultimi giorni di mercato. Ad oggi è un 6.5-7, che potrebbe sicuramente incrementare con l’arrivo di uno o due giocatori dichiarati nel finale. Come detto prima Lozano è comunque un grande acquisto, che a Napoli potrà esprimersi al meglio. Serve giusto l’ultimo sforzo, magari prendendo Icardi senza rinunciare a Milik. Potrebbero anche giocare insieme, ma non solo, perché visti i tanti impegni può iniziare un’alternanza importante, considerando i gol di entrambi».
Come accorciare il gap con la Juventus? «Già portando a Napoli questi vari giocatori di cui si parla, cioè Icardi e James il gap si riduce sensibilmente. Se prima lo scudetto sembrava quasi certo della Juventus in questo caso il Napoli se la gioca senza ombra di dubbio.
L’Inter può rappresentare un’insidia? «Sì, anche perché ha meno pressione delle due squadre. È all’inizio di un ciclo, con un allenatore che ha le idee chiare, riesce ad avere i giocatori che vuole e si disfa di quelli che non vuole. Questo progetto può avere il suo peso e dal punto di vista psicologico parte non favorito avendo quindi un vantaggio».