La nuova norma nelle punizioni con barriera

Basta “prolungamenti”, avversari ad almeno un metro di distanza

Cambia anche il modo di disporre la barriera. Meglio, quello che succede dopo che la squadra che difende ha predisposto gli uomini fra il pallone e la porta. Chi attacca, infatti, non potrà più mettere giocatori a prolungare la barriera o a creare varchi (inserendosi fra un avversario e l’altro), ma dovrà tenersi ad almeno un metro di distanza. Tutto chiaro, sulla carta. In pratica, però, già ci sono state le prime polemiche (vedi Juve-Inter di ICC, con il gol su punizione di Ronaldo): l’eventuale infrazione va rilevata nel momento in cui chi batte la punizione tocca il pallone. Troppo veloce per l’occhio dell’arbitro. Interverrà il VAR? Al momento, le indicazioni per gli arbitri sono quelle di fare prevenzione. Ovvero, avvisare tutti (gli attaccanti) che non ci si potrà mettere in barriera se non al momento della battuta, questo per evitare che si possano creare situazioni ambigue. La regola è nata con lo spirito di limitare le perdite di tempo dovute ai problemi di gestione degli uomini in barriera stessa. Una barriera è formata da almeno tre giocatori: con solo due, l’avversario può avvicinarsi a loro. Fonte: Cds

Comments (0)
Add Comment