All’indomani (ndr) del doppio match contro il Barcellona, facciamo la stessa premessa fatta in precedenza: è calcio d’estate e va preso per quello che vale. Tuttavia, come è stato per le precedenti amichevoli internazionali, anche dal doppio confronto con la squadra di Valverde, è possibile fare alcune considerazioni. Le due sconfitte subite hanno avuto connotati diversi: 2 a 1 maturato nei primi novanta minuti e 4 a 0 maturato nella seconda partita, con i gol tutti concentrati nella seconda frazione di gioco. Viste le differenze nelle due formazioni schierate da Carlo Ancelotti, la prima cosa che balza agli occhi è l’inadeguatezza di alcune seconde linee, visti certi obiettivi stagionali. L’acquisto probabile di Lozano, a cui dovrebbe fare spazio Verdi dovrebbe aumentare il livello tecnico della squadra azzurra. Stesso discorso vale sia per l’acquisto, di cui si sta parlando da diversi giorni, di un alter ego di Milik, che pure merita un giudizio meno istintivo e di pancia. Sarebbe ingeneroso un giudizio negativo a questo punto della stagione, verso un centravanti che ha già dimostrato, in passato, di meritare un posto al centro del progetto ancelottiano. Stesso discorso, infine, vale anche per il possibile acquisto di un trequartista, un numero dieci per intendersi, che possa far saltare il banco di ogni avversario, in qualsiasi momento. Per il resto, le due sconfitte subite, che hanno appesantito il giudizio complessivo solo e soltanto per i quattro gol subiti nel secondo tempo del secondo incontro, vanno considerate esclusivamente per gli insegnamenti che hanno fornito alla squadra azzurra. A circa dieci giorni dall’inizio del campionato, con il cantiere di Ancelotti ancora aperto e pienamente operativo, rimaniamo fiduciosi circa le potenzialità della nostra squadra del cuore e dei suoi possibili traguardi.
A cura di Riccardo Muni