C’è un colpo di scena al nanosecondo. E in questa seducente serie che sa di cinema post-moderno, Aurelio De Laurentiis s’è avvicinato a modo suo, finendo per travestirsi completamente da produttore, regista e protagonista, perché certi argomenti vanno maneggiati con cura, mica con cautela, e servono abilità e conoscenza della celluloide. Esiste un margine operativo e De Laurentiis, che ne ha letti di copioni, ne ha in mano uno adesso (quasi) tutto suo, nel quale inserire le intuizioni che possono arrivare dall’Inter e dalla Roma, semmai dalla stessa signora Icardi, alla quale non sono mancati, in questi lunghi mesi, intuizioni “cinematografiche”: e il tempo non è neanche poi un tiranno, ce n’è abbastanza per montare e smontare una sceneggiatura. E potremmo persino ritrovarci dentro ad un’altra, e persino onirica, dimensione. Fonte: Cds