Sembra una vicenda che non debba mai avere una fine quella di Mauro Icardi, fuori dai piani di Conte, e quindi dell’Inter, ma con un futuro tutt’altro che certo. Il Napoli non molla e resta ad aspettare l’evoluzione della vicenda, ma ci sono anche Juve e Roma, appollaiate lì pronte all’attacco finale.
“Più che una sofisticata mano di poker, tra bluff e rilanci, siamo al finale di un western di Leone. In un angolo la Juve, in un altro il Napoli, nell’altro ancora la Roma: un triello, evoluzione in cinemascope dello stallo alla messicana, per aggiudicarsi Mauro Icardi, con i suoi gol e tutto ciò che si porta dentro, ambizione e voglia di rivincita, se non di vendetta. Per spuntarla non serve necessariamente avere la mira migliore: basterà essere più svelti di mano e fare per primi la mossa definitiva.
Difficile dire se Mauro e Wanda potessero prevedere, a questo punto dell’estate, uno scenario simile, con i rilanci di Napoli e Roma (rivitalizzate dai fatti nuovi in casa Inter) e con la Juve, da sempre nei pensieri di Icardi, chiamata a rispondere alla nuova offensiva, se vogliamo ad uscire ancor più allo scoperto. Di sicuro una chiave di lettura come questa va tenuta in considerazione: una doppia ipotesi di accordo dell’argentino con Napoli e Roma obbliga inevitabilmente i bianconeri a fare qualche riflessione e a regolarsi di conseguenza.
Certo, la geometria di questo triangolo riflette oggi rapporti di forza assolutamente asimmetrici tra i tre club. La Juve, per capacità di spesa e per ambizioni in Italia e in Europa, avrebbe tutto per essere la grande favorita. Ma l’assalto finale a Maurito, nell’agenda bianconera, deve inevitabilmente essere differito: prima bisogna sfoltire un attacco talmente intasato (da Dybala a Higuain e Mandzukic, sono tutti ancora lì) da esporre qualcuno a una clamorosa esclusione dalle liste campionato e Uefa. Quello che la Signora può fare adesso è semmai provare a rallentare le rivali suggerendo a Icardi di pazientare ancora: vedremo se avrà ancora questo potere di interferenza. La Roma non deve aspettare ma non ha da offrire a Maurito la vetrina della Champions: può indennizzarlo con un contratto più ricco, però a questo punto della storia i soldi non sono tutto. Le chance migliori, allora, le ha proprio il Napoli. Punti di forza: Ancelotti, il piano ambizioso di ADL, una struttura già rodata. Punti di debolezza: la tempistica, perché il contratto-tipo del club azzurro è notoriamente lungo da leggere e sottoscrivere. E invece non c’è tempo da perdere: conta solo essere più veloci degli altri”.
Fonte: Cds