ESCLUSIVA – P. Caccamo (att. Vittorio Veneto): “Sono qui in Veneto per divertirmi e dare ancora tanto al calcio femminile“

All'interno l'intervista al neo acquisto del Vittorio Veneto

I campionati di serie A e B femminile inizieranno il 14 e il 15 Settembre e le aspettative sono importanti dopo il buon mondiale dell’Italia del c.t. Bertolini in Francia. Oltre alle solite squadre non vanno dimenticate anche altre realtà come il Vittorio Veneto che ha acquistato il bomber Patrizia Caccamo. L’ex di Fiorentina e Atalanta Mozzanica è stata intervistata da “ilnapolionline.com” sulla sua nuova avventura e sul movimento femminile.

Cosa ti ha convinto del progetto del Vittorio Veneto ad accettare questa nuova avventura? “Per me lo scorso anno non è stato dei più semplici a livello personale e non solo, tanto che all’inizio avevo deciso di lasciare il calcio a 11. Avevo iniziato con la squadra di beach soccer della Sambendettese, però poi ho deciso che dovevo tornare a calcare i campi di calcio. Il Vittorio Veneto? Ho accettato per due motivi, il primo perché conosco molto bene i dirigenti del club da molto tempo e poi sono una che piace divertirmi e perciò ho detto di sì al progetto”.

Se si guarda la serie B di quest’anno ci sono molte squadre che possono dire la loro per la massima serie. Dove può arrivare la squadra del Vittorio Veneto? “Come hai detto tu, sarà un campionato molto equilibrato. Squadre come Napoli, Roma femminile e tante altre possono recitare un ruolo importante nella categoria. Noi dovremo sempre scendere in campo per dare il massimo, pensare ad una gara alla volta. Io come obiettivi devo cercare di divertirmi, giocare per la squadra e anche far gol, ma tutto con il massimo della serenità”.

C’è stata una splendida presentazione a Sky per la presentazione del calendario di serie A femminile. Cosa ne pensi a riguardo? “Dico che era ora che il nostro movimento avesse la giusta vetrina anche in ambito mediatico. Noi diamo sempre il massimo per questa disciplina ed è giusto che si possa avere questa visibilità, anche se purtroppo la strada da percorrere è ancora lunga”.

Secondo te cosa manca al movimento femminile per fare il definitivo salto di qualità? “Anche se negli ultimi anni si sono fatti passi importanti per il movimento, dico che ancora non è abbastanza per la definitiva crescita. Se vediamo che ora i club acquistano diverse calciatrici straniere, puntando meno sulle calciatrici italiane, rischia con il tempo che molte di loro in futuro debbano andare all’estero. Questo da parte di club e della Federazione non è un segnale incoraggiante per il movimento e perciò non sono fiduciosa per il futuro”.

Aspetto positivo è che ora molte ragazzine che iniziano la vostra disciplina vedono in voi dei modelli da imitare. “Creo che uno degli scopi del nostro giocare a calcio, è quello di essere un modello positivo per le bimbe che vogliono iniziare a praticare questa disciplina. Sono contenta di ciò, perché vuol dire che stiamo raggiungendo dei traguardi importanti, ma purtroppo ci vuole ancora altro per rendere il nostro movimento appetibile a livello mediatico e in campo internazionale”.

Infine ti vorrei chiedere dell’Italia del c.t. Bertolini. Ti aspettavi che arrivasse fino ai quarti agli ultimi mondiali in Francia? “Devo dirti la verità? Non sono rimasta sorpresa dal risultato della squadra. Conosco la serietà e la bravura tecnica del c.t., persona capace e poi conosco molte calciatrici che erano davvero motivate a fare un ottimo mondiale. Hanno raggiunto un’importante traguardo per l’intero movimento e sono certa che in futuro daranno ancora il massimo”.

Intervista a cura di Alessandro Sacco

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