Forse non se lo aspettava, Manolas, di essere subito osannato, appena arrivato in azzurro. Ma Napoli è così. Quasi come se volesse ringraziare chi la sceglie. Il difensore ex Roma lo racconta, nella video intervista sui canali della SSCNapoli, il percorso che lo ha condotto da Trigoria a Dimaro. «Arrivò la telefonata del Napoli, avvisai tutti in famiglia, poi scelsi io, perché le decisioni spettano a me». E così Kostas Manolas decise. La sua vita, che è il calcio, sarebbe continuata a Napoli. Poi, l’emozione «E’ successo a Dimaro-Folgarida, in ritiro, quando sono entrato in campo il primo giorno: ho visto che tutti, in tribuna, si sono alzati in piedi ed hanno cominciato a gridare il mio nome. Dovrò ripagarli per questa grande accoglienza». Da quel giorno è passato circa un mese, ora anche in campo si è inserito meglio, ora gli sono più chiare le richieste di mister Ancelotti, sa cosa si aspettano da lui la società, i compagni di squadra e quella gente. Ha subito capito che quella gente che lo ha immediatamente eletto a simbolo di una stagione da vivere a muso duro, sogna «Io devo restituire a questa gente ciò che mi ha dato subito». Tra circa venti giorni si ricomincia a fare sul serio, l’appuntamento è per il 24 di agosto a Firenze. Parla anche un po’ del suo provato, Manolas: «Vivo di calcio, ne guardo tanto anche in tv, e poi sono appassionato di ping-pong, nel quale mi diverto con i miei amici. Ho un amore sacro verso la famiglia, i miei genitori, mio fratello, mio zio Steilos – al quale mi sono ispirato e che reputo il più forte che abbia visto – e chiaramente mia moglie e i miei figli, che sono tutto per me e ai quali dedico ogni istante libero».
Fonte CdS