Ecco cosa rischia il lavoratore autore del furto dei sediolini. In totale 32 spariti

Le indagini sono state appena avviate e la persona individuata dai vigili, un lavoratore di Napoli Servizi e non un Lsu come inizialmente riportato, non è stata raggiunta ancora da alcun provvedimento.
Però sull’onda dell’emozione per la scoperta del furto, dal San Paolo sono venuti fuori altri dettagli, tutti da confermare, sul materiale trafugato durante i lavori per il restyling del San Paolo. All’inizio dal cantiere sono stati portati via piccoli oggetti a disposizione degli operai, cosa che, purtroppo, avviene spesso in ogni cantiere e ad ogni latitudine: sono sparite intere scatole di chiodi, attrezzi da lavoro piccoli e grandi, finanche i tappi che servono a coprire la zona dei bulloni sui sediolini nuovi. Poi, pian piano, la refurtiva è aumentata: sembra che, dall’inizio dei lavori, siano stati portati via otto blocchi completi di nuovi sediolini, per un totale di 32 poltroncine.
Sulla questione dei furti le indagini faranno chiarezza e si risalirà, probabilmente, all’autore di ogni singola sottrazione di materiale. Per quanto riguarda il lavoratore di Napoli Servizi in casa del quale sono stati trovati martedì pomeriggio gli otto sediolini del San Paolo, scatterà a partire da oggi una sospensione che potrebbe trasformarsi in un trasferimento di luogo di lavoro in attesa della conclusione delle indagini. Fonte: Il Mattino

LsuPaoloSansediolini
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