E’una storia praticabile, con tempistiche ignote, e però se ne parla, è già successo con Giuntoli, e si riflette: i cinque milioni e trecentomila euro del contratto in vita con l’Inter non basterebbero, il Napoli lo sa e si spingerebbe oltre, intorno ai sei, ma in questo braccio di ferro con l’Inter, nel quale non sembra ci sia un domani, prima di congedarsi e lasciare che la porta non sbatta alle proprie spalle, l’argentino ambirebbe ad altro, una sommetta che plachi la delusione per il trattamento subito e restituisca autorevolezza, attraverso il compenso, alla propria figura. Gli otto milioni che sembrano la linea di demarcazione tra un sì e un ni sono ritenuti tanti, troppi, per chi, come il Napoli, come conferma il Corriere dello Sport, ha fatto del rigore economico il proprio stile di vita: se ne riparlerà ancora, ce ne vuole prima che chiuda il mercato, e magari ci sarà anche la possibilità di avvicinarsi. Ma queste sono strategie classiche, ognuno pensa a ricavare il massimo da se stesso: il Napoli sa che Icardi è fuori dall’Inter, ritiene esagerata la quotazione di ottanta milioni di euro, ne (ri)parlerà quando riterrà esistano le condizioni, ed intanto ha virato di nuovo.
La Redazione