Nessuna nuova e, così dicono, buona nuova: perché un altro giorno è volato via e il mercato è rimasto lì, fermo su stesso, inchiodato tra interpretazioni più o meno libere che lasciano aperte porte e spalancati portoni, tra cui i cancelli di Valdebebas che James Rodriguez può attraversare avvolto in quella nuvola che rende misterioso il suo futuro. Madrid, ma la casa blanca, gli appartiene, e non solo contrattualmente: è il passato, è il presente vissuto tra mille domande e una sola certezza. «Decide Florentino Perez». Era tutto scritto, su un calendario che poi può essere adeguato a uso e consumo personale, che si ricominciasse ieri mattina – lui, Casemiro e Militão, i reduci della “Copa America” – e non c’era neanche bisogno di avvitarsi in congetture per accorgersi che servirà calma o anche «un po’ di pazienza», come sussurrava Jorge Mendes: però, almeno, si poteva cogliere un pizzico di apparente normalità, tanto per confondere le idee in un’estate in cui di miraggi se ne sono già colti. Fonte: Cds