Per arrivare a competere con Premier e Liga, o quantomeno ridurre sensibilmente il gap, pur con la consapevolezza che gli anni Ottanta e Novanta non torneranno, la Serie A dovrà spingere in alto la curva dei ricavi. E dovrà farlo in modo brusco, con una cura d’impatto. Bisognerà muoversi in tre direzioni:
–vendere meglio i diritti tv (più facile con una competizione più incerta, meno scontata);
-puntare forte su ricavi commerciali;
–investire in maniera definitiva sugli stadi per massimizzare gli introiti da botteghino.
È l’unico modo per garantirsi più potere d’acquisto nelle grandi aste internazionali, senza più accontentarsi di seconde scelte in fuga o in cerca di una vetrina in attesa di giorni migliori. È l’unico modo per garantirsi una maggiore forza contrattuale al momento di soddisfare le esigenze della stella di turno. Che altrimenti andrà a brillare altrove. E non lo farà mica “solo” per qualche sterlina in più.