Nel giro di 48 ore, il sud ha subito la perdita di due grandi personaggi, Andrea Camilleri e Luciano De Crescenzo. Siciliano il primo, napoletano il secondo, erano entrambi innamorati della propria terra, che hanno saputo raccontare, ciascuno a modo proprio, senza mai sfociare nella stucchevole retorica. Camilleri è stato il creatore del commissario Salvo Montalbano, conosciuto dal grande pubblico solo in epoca recente. Un maestro del genere poliziesco e grande ispiratore di altri personaggi, nati dalla penna di altri autori. Eclettico, viceversa, è stato Luciano De Crescenzo, ingegnere per caso e grandissimo appassionato di filosofia e mitologia. Nei suoi libri, variegati per contenuti e temi affrontati, ha parlato di mitologia e filosofia alla sua maniera, perennemente scanzonata, ironica al punto giusto e senza mai prendersi troppo sul serio. Il personaggio nato dalla sua penna è un professore in pensione, Gennaro Bellavista, che ha cercato di superare i luoghi comuni tra nord e sud ed il confronto con il dottor Cazzaniga ha contenuti sociali enormi, nonostante le apparenze. Non è mai mancato il riferimento al Napoli calcio nelle sue rappresentazioni cinematografiche, squadra di cui l’ingegner De Crescenzo è stato grandissimo tifoso. Un passaggio di testimone tra due generazioni di napoletani c’è stato ed a raccoglierne l’eredità è stato Alessandro Siani. Il passaggio tra le due Napoli si è materializzato nell’ultima fatica editoriale di De Crescenzo, Napolitudine, scritto a quattro mani con Siani. Entrambi ci mancheranno e le loro assenze renderanno il meridione più triste ma sicuramente ricco dell’enorme bagaglio culturale che ci hanno regalato negli anni. Sul fronte calcistico, intanto, continuano le grandi manovre di mercato, con la dirigenza partenopea divisa tra le operazioni di sfoltimento della rosa e le trattative per consegnare a Carlo Ancelotti almeno un fuoriclasse (…sarebbe meglio se fossero due…) in grado di aumentare il livello tecnico della squadra. Nel mentre, il Napoli è nel pieno del ritiro pre campionato, al fresco del Trentino. Al gruppo di partenza si sono aggregati i calciatori a cui era stato concesso un periodo di ferie posticipato, poiché impegnati con le rispettive nazionali. Nel gruppo, che dovrebbe ancora ricevere qualche ritocco, tra arrivi e partenze, è emersa una piacevole sorpresa: Mario Rui è tra coloro che sta lavorando con più determinazione ed è tra gli azzurri più acclamati dai tifosi presenti a Dimaro. Un piacevole paradosso che potrebbe portare alla conferma in azzurro del terzino sinistro portoghese, stravolgendo le iniziali previsioni di mercato.
a cura di Riccardo Muni