La piazza è rilassata, lo sono anche loro. Uno, Insigne, sul palco, insieme a Mertens e Manolas, l’altro, Ancelotti, in “platea” ad ascoltare, ma non solo. E quando si parla di modulo, alla fine non può non intervenire… “In Nazionale mi trovo più a mio agio con un altro modulo”, dice il capitano sollecitato dai tifosi, il mister ci scherza, ma si sa…scherzando, in fondo, le cose è più facile dirle…Per Lorenzo si parla di fascia, responsabilità, viglia di vincere e magari di andar via. «Ho aiutato i miei compagni anche quando c’era Hamsik e continuerò a farlo: non ho interpretato male le loro parole, piuttosto le ho viste come una carica per dare di più. Io, a Napoli, vorrei restare a vita». La frecciatina la lancia: «Forse con l’Italia mi trovo più a mio agio giocando in un altro modulo». Ancelotti, seduto in prima fila, prende il microfono: «Buonasera, sono Carlo da Reggiolo». Risate. «Una domanda per Insigne: perché hai detto quella cosa del modulo?». Altre risate. E altra battuta di Lorenzo quando gli chiedono il difetto di Carletto: «Il modulo! Scherzavo: non ne ha. E’ un gran signore». Siparietti a parte, la questione tattica resta: ma il passaggio al 4-2-3-1, probabilmente, porterà novità interessanti. Intanto ha portato al disgelo…
CdS