Luigi De Laurentiis: «Un anno fa siamo partiti in corsa in Serie D e oggi  ci dicono sì giocatori di Serie A»  

Il presidente Luigi De Laurentiis, sorridente, in gran forma, si intrattiene con le autorità locali, saluta i cronisti e concede il suo primo “discorso della montagna”. Una conferenza stampa di circa mezz’ora, che è la somma dei suoi pensieri e del suo decalogo per la nuova stagione. 

 

Le due eccellenze. Il primo pensiero è quasi una confessione. «Si apre un nuovo corso, un nuovo anno molto ambizioso. Sono molto contento di essere qui in Trentino, una regione che conosco molto bene. Sono anni che lavoriamo insieme. Quest’anno siamo a Bedollo, una località molto bella. I giocatori sono tutti molto contenti, sia stati accolti alla grande da un territorio generoso, intelligente che investe nel modo giusto le proprie risorse per attrarre turismo. Bari è un’eccellenza del sud, qui siamo in un’eccellenza del nord. E’ anche bella avere il nord e il sud che si ospitano a vicenda e uniscono le forze. Un messaggio positivo importante. 

Bari grandi sogni. Gli arrivi di Antenucci, Costa, Folorunsho, Scavone, Frattali, Kupisz e Terrani non lasciano dubbi sul ruolo del Bari nella stagione appena cominciata. «Venerdì sera – racconta il presidente – sono arrivato in albergo intorno alle 20.30: trovando tanti volti nuovi, tra lo staff e calciatori, mi sono subito emozionato. Ricominciare un nuovo corso ogni anni è bello, una sensazione che ci dà grande entusiasmo, molta voglia di fare. L’anno scorso era di start-up totale con una partenza in corsa, mentre adesso abbiamo tutto il tempo per organizzarci bene. Una sensazione bella, emozionante, non vedevo l’ora questa mattina di venire al campo e cominciare a vedere il primo allenamento, guardare i ragazzi e tutti i dettagli». 

Bari merita tanto. Un Bari partito alla grande con colpi a ripetizione. «La società ha dei piani molto serisottolinea il presidente – e lo stiamo confermando con i fatti. Bari è una città che merita tanto anche noi siamo molto ambiziosi. Mirco Antenucci è la prima conferma di un giocatore di serie A che ha deciso di sposare il nostro progetto conoscendo l’importanza di una piazza come Bari che è la sesta città d’Italia con un bacino d’utenza enorme. Tifosi caldissimi che si asopettano tanto, uno stadio entusiasmante, sono tutti requisiti, compresa la serietà della società, che hanno attratto questi nuovi giocatori. Oltre ad Antenucci vorrei aggiungere l’arrivo di Costa, Folorusho, Scavone, Frattali, Kupsiz e Terrani. Un mercato ambizioso importante, i nomi dei giocatori parlano da soli perchè vengono da categorie più importanti, giocatori di valore per costruire una rosa che dovrà difendersi in un anno pieno di insidie». 
Forse è uno dei campionati più difficili, conviene il presidente. «Esatto, e pur facendo una squadra ambiziosa non è detto che si arrivi al risultato sperato. Abbiamo aggredito subito il mercato, non potevamo perdere tempo, ma non finisce qua. Siamo alla ricerca di qualcosa per completare il reparto difensivo». 

Brienza si allontana. «È il nostro capitano, gli abbiamo prospettato un programma per diventare responsabile del settore giovanile. Lui ha deciso di prendersi una pausa riflessiva, perché a 40 anni per un calciatore non è facile capire come ricollocarsi e costruire una carriera. Ci troverà comunque sempre a braccia aperte se volesse accettare quel ruolo. Sarà sempre la bandiera del Bari e saremo sempre pronti ad accoglierlo a braccia aperte». Fonte: Cds

 

 

 

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