Aurelio De Laurentiis scende in campo, lasciando che la cinepresa sfili ai margini di se stesso ed il palcoscenico diventi altro, questo mondo luccicante ch’è cambiato, come ognuno di noi, e che ora val la pena di attraversare in un viaggio virtuale, seduti uno di fronte all’altro, a pranzo, nello Sport Hotel Rosatti:
Il nuovo San Paolo le piace?
«Mi piace. Anche se ha il limite di essere uno stadio poco funzionale per il calcio, perché la pista non esiste in nessun impianto in cui giochino i grandi club ed è mal sopportata anche dalla Roma e dalla Lazio. Poi ci sarà da lavorare all’interno e spero che ciò accada rispettando i tempi di realizzazione».
Il vostro campionato comincerà fuori casa...
«Siamo stati costretti a chiedere alla Lega di giocare le prime due gare di campionato in trasferta, per fronteggiare il rischio di ritardi di cui ho sentito parlare. Questa è la conferma che se le istituzioni allargassero le possibilità di intervento ai privati se ne gioverebbero tutti. Ma ormai parliamo di un vecchio male italiano che ha ridotto questo Paese alla fame».
Inevitabile chiederle: rilancerà la campagna abbonamenti?
«La stiamo mettendo a punto e anzi siamo già avanti con il lavoro. Ma bisogna attendere che i responsabili delle Universiadi applichino i numeri sulle poltroncine, altrimenti non saremmo in condizione di presentare l’offerta ai nostri tifosi». fonte: Cds