La parabola di Fabian Ruiz: sull’altalena per tutto la stagione, tra qualche problema fisico e picchi di straordinario rendimento, poi domenica sul tetto della giovane Europa con l’alloro del migliore di tutti: 2-1 in finale alla Germania con tanto di gol. Strano? Macché, lui è abituato alle crescite improvvise. Basta leggere la sua storia: a 14 anni, infatti, passò dai 159 ai 189 centimetri in un clic, in sei mesi. Un vero e proprio terremoto ormonale che gli creò non pochi problemi: lui, rapidissimo fantasista della cantera del Betis, cominciò ad avere problemi di equilibrio e d’identità. Fino a pensare di lasciare il calcio. Poi, la scalata: stella del Betis in Liga, l’Under 21, il Napoli e la Roja. La Spagna, quella dei grandi. Anche per merito di Carletto: parole sue.
Kostas Manolas, ufficialmente nuovo difensore azzurro per la gioia infinita del popolo dei tifosi, è tornato in Grecia direttamente da Montecarlo dopo la firma del contratto. Brindisi, complimenti vivissimi, un grazie Roma dovuto e poi il futuro: l’idea è che nei prossimi giorni difficilmente si schioderà da Naxos, dalla famiglia e dalle Cicladi, è che le visite mediche andranno in scena a ridosso della sua partenza per il ritiro di Dimaro, in programma tra il 12 e il 13 luglio. Pochi giorni ancora e poi sarà Kostas-Kalidou, Manolas e Koulibaly. Il K2.