La chiameremo, per convenzione, la pattuglia dei titolarissimi, quelli che sembra partano lievemente avanti nelle gerarchie per curriculum vitae o per caratteristiche, ed è il Napoli che ha affidato a Meret le chiavi del portone di casa e lascerà che, presumibilmente, dinnanzi al giovane enfant prodige, muova una difesa che ha conquistato centimetri anche nella falcata sulla corsia di destra, con Di Lorenzo, che vuole arricchire la propria muscolatura e la rapidità con Manolas, e che poi resterà per la sesta stagione consecutiva a godersi Koulibaly e magari anche quel Ghoulam, divenuto un top player prima che la sorte lo punisse così severamente. In mezzo al campo, dipenderà dal professor Ancelotti, che può dispensare lezioni di vario calcio: ma se ci sarà una composizione a quattro (e si fa per dire), gli esterni potrebbero essere James da una parte e Fabian Ruiz dall’altra (o anche Zielinksi), pur sapendo che per vocazione offensiva sull’esterno mancino ci potrebbero andare Insigne, Mertens, Younes o Verdi. La cerniera sembra solida ed eclettica, Allan e Zielinski (o Fabian) e davanti si può mescolare intorno a Milik o a Mertens o a chi verrà. Fonte: Cds