La penna, dov’è la pec? Perché ora, in quest’epoca tecnologicamente avanzata, e al termine di una giornata in cui – onda su onda – il rischio del soffocamento s’avverte ripetutamente, ci si può smarrire tra il passato e il futuro, tra le consuetudini della giovinezza e questo linguaggio moderno che ci appartiene ma sino a un certo punto. E comunque, perdendosi tra la penna e la pec, nel tour de force d’una trattativa devastante, Kostas Manolas ha trovato il modo per firmare, per ricevere l’incartamento, per rispedirlo al mittente, per essere informato che ormai quella posta elettronica stava già viaggiando verso la Filmauro, e che anche Aurelio De Laurentiis stava provvedendo a farlo, lasciando al Napoli il suo «dio greco» e alla Roma i trentasei milioni utili per assorbire ossigeno da destinare al fair play finanziario d’un bilancio ch’era cagionevole e ora non più.
Diawara farà il viaggio inverso, 21 milioni complessivi, ma questa è un’altra storia, che non prevede stress sull’asse Napoli-Roma, avendo già dato. Fonte: Cds