La prima qualità di Manolas è la capacità di adattarsi, costruendo una coppia vera, a qualunque tipo di partner. Difesa a 4 (con non poche puntate sulla difesa a 3) e sempre sul centrodestra, questo è il suo ruolo. Ha cominciato nella Roma di Rudi Garcia accanto un fascio di nervi come Yanga-Mbiwa che si alternava al più riflessivo Astori. Nella stagione seguente, 2015-16, ha cambiato spesso, anche se in prevalenza al suo fianco ha giocato Rüdiger, ma anche De Rossi come regista difensivo e più raramente Castan; sempre della stessa stagione è il passaggio alla difesa a 3 (a Torino contro la Juve, uno a zero per i bianconeri) con Spalletti in panchina, il greco sul centrodestra, De Rossi al centro e Rüdiger sul centrosinistra, con Florenzi a destra e Salah a sinistra. Nel 2016-17 ha cominciato con l’intempestivo Vermaelen (Manolas doveva riparare di continuo alle malefatte del compagno belga), fino a trovare in Fazio la vera spalla; in quell’anno Spalletti ha schierato spesso la difesa a 3 e qualche volta (diciamo pure raramente) il greco ha fatto il terzo difensore di centrosinistra. Nelle ultime due stagioni si è consolidata la coppia con Fazio. Fonte: Il Mattino